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La Regione Emilia-Romagna si muove sempre più verso la mobilità sostenibile

14 set 2018
Una stazione di ricarica a Cervia. Foto ansa
Una stazione di ricarica a Cervia. Foto ansa
Non sono San Marino con il progetto E-Way, anche l'Emilia-Romagna si muove sempre di più verso la mobilità sostenibile, con l'installazione di 1500 nuove colonnine per la ricarica di auto elettriche entro i prossimi due anni. L'operazione sarà fatta tramite un accordo formalizzato dalla regione con cinque fra i principali fornitori di energia elettrica che operano sul territorio, ovvero Enel, Hera, Iren, Be Charge ed Enermia.

L'obiettivo è arrivare entro il 2020 ad una rete di punti per ricarica di veicoli ad alimentazione elettrica, ma anche per i mezzi di trasporto pubblico e autovetture di uso privato. Le nuove infrastrutture di ricarica pubbliche verranno installate a spese delle cinque società in punti cardine del traffico cittadino, secondo un piano di localizzazione concordato fra la regione Emilia-Romagna e i comuni che si prepareranno ad ospitarle.

Oltre alle 1500 colonnine già pianificate è prevista l'installazione nei prossimi due anni di ulteriori 500 colonnine, che saranno finanziate al 50% dalla Regione, attraverso i fondi del Piano nazionale infrastrutture ricarica elettrica e al 50% dagli operatori privati. Con il costo di 9mila euro a colonnina l'investimento complessivo stimato è di 18 milioni di euro.

Ad oggi i punti di ricarica in Emilia-Romagna sono 174, fra cui 24 installati nei comuni della Riviera di Comacchio, Marina di Ravenna, Cervia, Cesenatico, Bellaria-Igea Marina, Riccione, Misano e Cattolica nell'ambito del progetto "Mi muovo mare", grazie ad un finanziamento del ministero delle Infrastrutture e trasporti.

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