Per la ricapitalizzazione della Cassa di Risparmio di Rimini potrebbero arrivare liquidi dall’Emilia

Per la ricapitalizzazione della Cassa di Risparmio di Rimini potrebbero arrivare liquidi dall’Emilia.
La Modena Capitale spa, holding dell’avvocato Gianpiero Samorì, sarebbe pronta ad una iniezione di liquidi nell’aumento di capitale di Banca Carim avvallato a fine gennaio con qualche mugugno dall’assemblea straordinaria dei soci. Nei giorni scorsi, secondo indiscrezioni trapelate sulla stampa di Rimini, ci sarebbero stati incontri tra l’avvocato Samorì, che ha appena vinto un ricorso alle Banca Popolare dell’Emilia Romagna, e alcuni soci della Fondazione. Bocche cucite nella sede centrale di Piazza Ferrari: non si conferma né si smentisce. Tantomeno si quantifica la cifra in questione; se è vero che la strada è stata spianata dai 35 milioni di euro ottenuti con la cessione del credito industriale sammarinese, la svolta comunque potrebbe essere vicina. Al di là dei se, del condizionale, delle ipotesi e delle indiscrezioni c’è una certezza: l’interessamento emiliano,salutato come un ricambio salutare dalle categorie riminesi che hanno fatto da subito quadrato attorno alla storico istituto riminese, conferma come la Cassa di Risparmio di Rimini sia un investimento ancora interessante. Pronta al rilancio dopo il lungo commissariamento.

Sara Bucci

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