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Riforma IGR, sala Montelupo gremita per l’incontro tra sindacati e maggioranza

Partecipazione alta al confronto pubblico con i consiglieri Zanotti (LIbera) e Berti (Alleanza Riformista). Oggi l’attivo dei quadri al Concordia per valutare le modifiche al testo in arrivo in Consiglio.

14 ott 2025

Continua l'onda lunga della massiccia partecipazione dei cittadini sul tema IGR. Sala Montelupo piena, mentre si continua a dibattere sui nodi della riforma: da una parte le tre sigle sindacali, dall'altra i rappresentanti di Libera e AR. Al centro gli emendamenti presentati dalla maggioranza in vista della seconda lettura in Consiglio. L'intrico frontalieri resta il fulcro delle preoccupazioni dei sindacati che reiterano la richiesta di parità di trattamento. "L'aumento della franchigia - afferma Enzo Merlini, Segretario Generale CSdL  - che i lavoratori frontalieri hanno avuto lo scorso anno in Italia viene totalmente vanificato dall'attuale riforma. Le ultime proiezioni ammorbidiscono un po' l'impatto, ma rimangono una differenza di diverse centinaia di euro"

Le principali modifiche apportate al testo licenziato in Commissione riguardano il ripristino della tassazione sul TFR, l’ampliamento delle detrazioni fiscali e delle spese riconosciute, con attenzione a famiglie e lavoratori. Previsto anche un rafforzamento delle deduzioni per affitti, spese sanitarie e assicurative. Introdotta un’imposizione più equa sui redditi di capitale attraverso aliquote riviste. Nel quadro delineato dalla maggioranza si colloca anche la revisione dell’ICEE, "per una maggiore equità e coerenza nelle politiche fiscali e di welfare" - sottolineano. Ribadito l’impegno per una riforma condivisa, solida ed equilibrata. "Abbiamo dato ampia rassicurazione alle organizzazioni sindacali che quando arriveremo in seconda lettura - conferma Guerrino Zanotti, Libera - avremo le firme per presentare gli emendamenti, tra l'altro già presentati alle organizzazioni sindacali e quindi garantiamo questo questo tipo di atteggiamento insieme agli interventi che sono già stati fatti".

Viene rimodulata la quota Smac: 5.000 euro per redditi fino a 30.000 euro, con aumenti per i redditi superiori. I sindacati contestano la misura, ritenendola penalizzante per i redditi medio-bassi. Appello alla progressività. "Noi come sindacato - ricorda Milena Frulli, Segretario Generale CDLS - avevamo chiesto che il punto zero doveva essere a 35.000 e per i redditi inferiori a 35.000 ci deve essere anche lì una progressività perché non può essere parificato un reddito da 15.000 a un reddito da 35.000".

Non sono mancate obiezioni dal pubblico sugli interventi di Zanotti e Berti.  "'Il Parlamento è fatto di dipendenti, lavoratori autonomi, qualche imprenditore, ci sono tutte le categorie - spiega Gian Nicola Berti, Alleanza Riformista - e devo dire che in maggioranza tutti quanti vedono positivamente questo intervento normativo che è un intervento importante. Poi che lo si possa cambiare, modulare, cercare di portare avanti degli elementi che possano migliorarlo, assolutamente siamo disponibili. Tutta una serie di istanze che c'erano arrivate dal sindacato le abbiamo fatte nostre rispetto alla prima lettura. Forse non l'abbiamo fatta nostre bene, il sindacato vuole che magari le miglioriamo, ma benissimo, questo assolutamente non è un problema. Quello che è importante è che alla fine effettivamente si sortisca quell'effetto che tutti quanti vogliamo e di un rafforzamento della nostra economia pubblica, di modo che quando andremo a dover ripagare il debito pubblico che abbiamo si possano risparmiare tanti milioni". 

Approfondito anche il nodo controlli. E sul Fiscal Drag si chiede l'immediata applicazione. "Piccolo particolare! Tu attui una norma che parte nel 2026, e attui il fiscal drag 2028, - obietta Francesca Busignani, Segretario Generale USL - quindi altri 2 anni senza vedere l'eventuale indice dell'inflazione per trare gli scaglioni. Questa è una cosa che non sta né in cielo né in terra!"

Nel pomeriggio è in programma intanto l'attivo dei quadri al Teatro Concordia di Borgo Maggiore. Si dovranno valutare le novità emerse al tavolo della trattativa, dopo le modifiche annunciate da maggioranza e Governo e l'approvazione in commissione del testo che arriverà in Consiglio. Novità che verranno messe nero su bianco in emendamenti che l'Aula dovrà esaminare insieme al testo cristallizzato in Commissione.

Nel video le interviste a Enzo Merlini, Segretario Generale CSdL; Guerrino Zanotti, Libera;  Milena Frulli, Segretario Generale CDLS; Gian Nicola Berti, Alleanza Riformista; e  Francesca Busignani, Segretario Generale USL. 
 





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