I Segretari di stato per gli affari interni, Valeria Ciavatta, e per il lavoro, Antonello Bacciocchi, di nuovo a confronto con il sindacato per discutere le linee di riforma della Pubblica Amministrazione.
“Un incontro chiesto dalla CSU - puntualizza Valeria Ciavatta - a cui il Governo ha subito risposto continuando, come ha fatto in questi mesi, a dare segno di essere molto aperto verso il sindacato e verso le istanze dei lavoratori”.
Il documento è stato consegnato alle organizzazioni sindacali, insieme alla delibera del Congresso di Stato che fissa le priorità su cui lavorare, nello stesso momento in cui veniva ricevuto da tutti i membri del Consiglio Grande e Generale.
La proposta di riforma della PA, partendo dal passaggio di competenze dalla sfera politica a quella amministrativa, in attuazione della Legge 184 del 2005, tocca aspetti molto diversificati: dall'inquadramento alla carriera, dai ruoli all'organizzazione all'utilizzo di tecnologie alla formazione, dallo snellimento delle procedure alla responsabilizzazione, dalla revisione degli spazi logistici a quella delle forme di reclutamento, compresi gli aspetti retributivi.
Il Segretario agli interni ribadisce la disponibilità al confronto con il sindacato e ricorda che siamo di fronte ad una proposta lasciata volutamente aperta, come nella parte relativa alla dirigenza, proprio perché il governo punta ad un coinvolgimento allargato.
Valeria Ciavatta non fa mistero di non aver gradito le ultime polemiche lanciate dai vertici delle confederazioni sindacali, sottolinea i risultati ottenuti in collaborazione con la CSU – dalla chiusura dei contratti alla ricostruzione delle carriere – e archivia le contestazioni ascoltate all’ultimo Congresso della Csdl come posizioni politiche arrugginite da tempo.
“Un incontro chiesto dalla CSU - puntualizza Valeria Ciavatta - a cui il Governo ha subito risposto continuando, come ha fatto in questi mesi, a dare segno di essere molto aperto verso il sindacato e verso le istanze dei lavoratori”.
Il documento è stato consegnato alle organizzazioni sindacali, insieme alla delibera del Congresso di Stato che fissa le priorità su cui lavorare, nello stesso momento in cui veniva ricevuto da tutti i membri del Consiglio Grande e Generale.
La proposta di riforma della PA, partendo dal passaggio di competenze dalla sfera politica a quella amministrativa, in attuazione della Legge 184 del 2005, tocca aspetti molto diversificati: dall'inquadramento alla carriera, dai ruoli all'organizzazione all'utilizzo di tecnologie alla formazione, dallo snellimento delle procedure alla responsabilizzazione, dalla revisione degli spazi logistici a quella delle forme di reclutamento, compresi gli aspetti retributivi.
Il Segretario agli interni ribadisce la disponibilità al confronto con il sindacato e ricorda che siamo di fronte ad una proposta lasciata volutamente aperta, come nella parte relativa alla dirigenza, proprio perché il governo punta ad un coinvolgimento allargato.
Valeria Ciavatta non fa mistero di non aver gradito le ultime polemiche lanciate dai vertici delle confederazioni sindacali, sottolinea i risultati ottenuti in collaborazione con la CSU – dalla chiusura dei contratti alla ricostruzione delle carriere – e archivia le contestazioni ascoltate all’ultimo Congresso della Csdl come posizioni politiche arrugginite da tempo.
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