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"Riforma delle pensioni bloccata": la Csu accusa l’Esecutivo

3 lug 2007
Sede Csu
Sede Csu
La riforma delle pensioni rischia il naufragio. La Csu lancia l’allarme e punta il dito contro l’Esecutivo che avrebbe inspiegabilmente bloccato il completamento del processo riformatore.
"Tutto è fermo- accusa il sindacato-: dal testo unico alla previdenza complementare. Fermo anche il provvedimento stralcio necessario per dare giuste soluzioni ad aspetti della legge come i disincentivi, il part-time, il riscatto degli anni non lavorati. Vi sono lavoratori- accusa la Csu- che subiscono trattamenti ingiusti e penalizzanti, proprio a causa di questa mancanza di norme chiarificatorie ed eque. Per non parlare, poi, del gravissimo “buco” che da anni si registra nei fondi pensioni di artigiani e commercianti che viene ripianato con provvedimenti annuali prelevando significative risorse dal Bilancio dello Stato”.
Un ritardo, quello del Governo, che fa sorgere nel sindacato il sospetto che sulla materia previdenziale vi siano seri problemi nella maggioranza. Soprattutto per la mancata presentazione di una proposta di legge sulla previdenza complementare. Tanto che la Csu si spinge ad ipotizzare che vi siano “veti incrociati” tra i partiti di Governo.
“Non è accettabile- dice- far naufragare una riforma prima ancora che ne sia delineato il quadro completo, mettendo il sistema previdenziale, e quindi il presente e il futuro di tutti i cittadini, nelle acque della massima incertezza e insicurezza”.
Intanto, domani, la Centrale Sindacale Unitaria incontrerà il Governo per un chiarimento politico generale sull’insieme delle problematiche aperte.

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