Riforme, Anis chiede una accelerata "serve concretezza"

“Se IVA e UE necessitano tempi più lunghi, entro l’anno si devono almeno completare gli interventi su Pensioni, Banche, Lavoro e Spending Review”

L'urgenza giustificata dai numeri deve fare confluire al più presto le buone intenzioni nell'avvio delle riforme. Serve una volontà politica che il ritardo con cui i tavoli di lavoro stanno procedendo rischia di sconfessare. Anis chiede un impegno pubblico a Governo alle forze di maggioranza e di minoranza, categorie economiche e organizzazioni sindacali: IVA, Accordo di Associazione all’Unione Europea, riforma delle Pensioni, una seria Spending Review.                   

“Faro” di tutte queste azioni è e deve essere l’attenzione all’ingente debito contratto verso l’esterno in questi ultimi mesi, che si somma al già consistente indebitamento interno: ogni azione – conclude Anis- dovrà essere misurata e mirata alla sostenibilità di questi prestiti, evitando che si trasformino in mera spesa corrente e il rischio di essere costretti a chiedere ulteriori finanziamenti esterni per ripagare quanti ci hanno concesso fiducia e risorse. È una spirale in cui non dobbiamo assolutamente entrare.

Nel video l'intervista a William Vagnini, Segretario Generale Anis 

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