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A Rimini fa discutere la legge che liberalizza gli orari delle attività economiche in spiaggia

10 gen 2012
A Rimini fa discutere la legge che liberalizza gli orari delle attività economiche in spiaggia
A Rimini fa discutere la legge che liberalizza gli orari delle attività economiche in spiaggia
Spiaggia libera tutto l’anno. Si potrà tenere aperti i locali da ballo e gli esercizi turistici senza limiti temporali. Una vera e propria rivoluzione per il comparto guida dell’economia riminese e dell’intera riviera che a fine anno è diventata legge. Il più entusiasta tra i commenti alla misura, prevista dall’articolo 11 del provvedimento che recepisce obblighi emanati dalla comunità europea è l’assessore al Turismo della Provincia di Rimini Fabio Galli, ma Gian Luca Pini, deputato della Lega, ricorda che la “liberalizzazione della spiaggia” è stata possibile grazie ad un emendamento che porta la sua firma, su cui il Pd di Galli si è astenuto. Differenziati, all’insegna della cautela e anche dello scetticismo, i commenti delle categorie interessate. Non c’è niente di definitivo, secondo Marco Mussoni della Cna-Balneari secondo il quale occorre l’ok della regione che appare contraria alle liberalizzazioni degli orari dei negozi. Gianni Indino, presidente del sindacato locali da ballo dell’Emilia Romagna, mette subito in chiaro che le discoteche in spiaggia dovranno essere vincolate alle regole a cui devono attenersi le altre. Il Presidente di Oasi Confartigianato Giorgio Mussoni non crede che il full time tutto l’anno in spiaggia serva davvero al turismo ed esorta i politici a non aver la pretesa di insegnare il mestiere a chi lo fa. Ezio Filipucci, dell’associazione bar e ristoranti di spiaggia, crede che tra gli operatori, con la crisi che c’è, saranno pochi quelli a decidere di dilatare periodi e orari di apertura. Nonostante le perplessità l’assessore Galli crede molto nelle potenzialità della liberalizzazione, soprattutto quale richiamo per il turismo giovanile, e invita a progettare un modello condiviso basato sull’accoglienza 12 mesi all’anno.

Luca Salvatori

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