Rispetto a luglio, i prezzi a Rimini, sono aumentati dell’1%, contro lo 0,2% medio di altre province dell’Emilia Romagna. Facendo il raffronto con l’agosto dell’anno scorso l’inflazione è invece aumentata del 3,2%, contro l’1,7-1,9% della media nazionale italiana.
Nell’ultimo mese, a Rimini, è cresciuto tutto con l’eccezione dei trasporti che hanno registrato una flessione dello 0,3%. I servizi ricettivi e la ristorazione hanno aumentato i prezzi del 5,2%, un record. Aumenti sostenuti anche per il settore spettacolo, cultura + 1,1%, sanita’ e salute + 0,8%, e abbigliamento e calzature + 0,7%.
Anche gli aumenti su base annua, lasciano esterrefatti e spiegano, in qualche misura, la sensazione diffusa di aumenti fuori controllo, che no trovano riscontro sui dati Istat nazionali che fotografo un incremento dei prezzi, inferiore al 2%.
Rispetto ad agosto 2006, il conto del ristorante e dell’albergo, a rimini è aumentato del 7,1%. Per l’istruzione l’incremento è stato del 5,6%. + 4.8% l’abbigliamento, + 4,3% la salute e i servizi sanitari, + 4,1 i mobili e gli articoli per la casa; 3,1% gli alimentari. Gli aumenti non vengono compensati ma c’è anche un segno meno: in un anno i prezzi delle comunicazioni sono scesi dell’8.7%
Nell’ultimo mese, a Rimini, è cresciuto tutto con l’eccezione dei trasporti che hanno registrato una flessione dello 0,3%. I servizi ricettivi e la ristorazione hanno aumentato i prezzi del 5,2%, un record. Aumenti sostenuti anche per il settore spettacolo, cultura + 1,1%, sanita’ e salute + 0,8%, e abbigliamento e calzature + 0,7%.
Anche gli aumenti su base annua, lasciano esterrefatti e spiegano, in qualche misura, la sensazione diffusa di aumenti fuori controllo, che no trovano riscontro sui dati Istat nazionali che fotografo un incremento dei prezzi, inferiore al 2%.
Rispetto ad agosto 2006, il conto del ristorante e dell’albergo, a rimini è aumentato del 7,1%. Per l’istruzione l’incremento è stato del 5,6%. + 4.8% l’abbigliamento, + 4,3% la salute e i servizi sanitari, + 4,1 i mobili e gli articoli per la casa; 3,1% gli alimentari. Gli aumenti non vengono compensati ma c’è anche un segno meno: in un anno i prezzi delle comunicazioni sono scesi dell’8.7%
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