Rimini: tiene l'imprenditoria, nonostante la crisi

I settori più colpiti sono gli stessi dall'inizio della crisi: l'agricoltura (da 2929 imprese a 2771), costruzioni e in negativo (-51 imprese) anche l'industria manufatturiera. Ma i dati diffusi da Infocamere Movimprese fotografano una situazione di tenuta generale del sistema imprenditoriale riminese: 35.521 imprese attive, calano di 260 unità. Aumentano di poco quelle cessate (3034 nel 2013), mentre addirittura aumentano quelle iscritte: 2905 su 2851.
Dinamismo, nonostante le difficoltà. E addirittura crescono le realtà dedicate ai servizi alla persona. Ancora una tendenza: l'aumento delle ditte individuali a fronte di quelle a lavoro dipendente. “Nuove forme di impiego” - osserva l'assessore alle attività produttive, Fabio Galli - che vedono calare le imprese con molta manodopera, ma crescere quelle autonome. Una vivacità positiva che va a compensare il quadro generale di crisi, visibile soprattutto nei fatturati – dice Galli – per cui resta urgente la “necessità di politiche e strumenti nazionali”.
Ma lo spiraglio c'è: voglia di mettersi in gioco, che si evidenzia, ancora, nel settore commerciale. Tanti i negozi che chiudono, ma altrettanti quelli che aprono – soprattutto imprenditoria giovanile – tanto da portare il saldo delle attività in positivo (9361 su 9355 del 2012).

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