San Marino: dal 2009 perduti 1.958 posti di lavoro di cui 1.519 frontalieri

Quanti posti di lavoro si sono persi a San Marino dall'inizio della crisi, nel 2009? Quanti di questi sono frontalieri? E di quanto è diminuito il Prodotto Interno Lordo? Abbiamo cercato di capirlo con i dati dell'Ufficio Statistica.

1.312: questo il numero dei disoccupati (in senso stretto) a San Marino a fine novembre 2015. In un anno sono aumentati di 23 unità. Nel 2014 l'incremento era stato di 125 e nel 2013, di 154.
La disoccupazione a San Marino si attesta dunque al 7,95%, mentre, secondo l'ultimo dato Urbistat 2013, nella provincia di Rimini la disoccupazione era all'11,3% e in quella di Pesaro al 9,9%.
Da novembre 2009 a novembre 2015 sul Titano sono stati persi 1.958 posti di lavoro e di questi 1.519 erano frontalieri. Oggi gli italiani che vengono ogni giorno a lavorare sul Titano sono il 28,33% dei lavoratori dipendenti, mentre sei anni fa incidevano per il 33,1%.
Nello stesso arco di tempo il numero dei sammarinesi disoccupati è cresciuto di 439 unità e le imprese sono passate da 6.491 a 5.200, con una perdita di 1.291 aziende.
I dati negativi, riferiti alla disoccupazione e alle imprese, hanno avuto un riflesso diretto sul Prodotto Interno Lordo. San Marino nel 2008 aveva un Pil nominale di 1.878 milioni di euro, il piu' alto mai registrato in assoluto; nel 2014 – dato stimato dall'Fmi – il Pil ha raggiunto 1.343 milioni di euro e la contrazione, in sei anni, è stata quindi del 34%. Per il Fondo Monetario nel 2015 il Pil di San Marino sarebbe in aumento dell'1%, mentre in Italia – dato Istat – la crescita è stata dello 0,8.

l.s.

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