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Salva-banche: le Finanze rispondono ai Consumatori e incontrano le Parti sociali

4 giu 2019
incontro Begni
incontro Begni

Progetto di Legge Salva-Banche al centro del dibattito nel Paese, a pochi giorni dal referendum. Questa mattina confronto a Palazzo Begni fra Governo, forze politiche, categorie economiche e sindacati. Dopo le preoccupazioni espresse dalle associazioni dei consumatori sulla proposta elaborata da Banca Centrale, in particolare riguardo all’ipotesi di introduzione di un “ente ponte”, preludio – temono - al rischio di un potenziale “bail-in” sulla raccolta diretta per somme superiori ai 100mila euro nel caso lo Stato non intenda intervenire, risponde la Segreteria di Stato per le Finanze per spiegare che “questa ipotesi di lavoro è in corso di revisione” attraverso un confronto tra tutte le forze politiche e sociali, e che è sua “intenzione chiarire e valutare gli eventuali impatti su tutto il sistema, chiamando alla responsabilità gli azionisti della banca e garantendo la massima tutela possibile ai risparmiatori. La Segreteria sostiene “l’introduzione di strumenti di gestione delle crisi bancarie che non colpiscano i correntisti come il ricorso all'“ente ponte” o strumenti pubblici di stabilizzazione finanziaria”. Altro obiettivo per le Finanze infine “è quello di colpire gli autori dei dissesti, i quali saranno chiamati a risarcire con i propri patrimoni il danno cagionato, ad esempio tramite un potenziamento delle azioni di responsabilità”. Intanto il Ps difende il Pdl e suoi obbiettivi: “massima tutela dei risparmiatori e ridurre al minimo le iniezioni  di liquidità da parte dello Stato, colpendo gli autori dei dissesti  con azioni dirette di recupero sui patrimoni personali. “I messaggi di questi giorni sulla stampa nazionale sammarinese e quella italiana, - conclude il Ps - sono azioni che hanno una evidente strategia del terrore per generare panico nei risparmiatori e rendere di fatto il nostro sistema ancora più vulnerabile”.


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