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I sammarinesi guardano all’essenziale e rinunciano alle spese folli

28 ago 2012
I sammarinesi guardano all’essenziale e rinunciano alle spese folliI sammarinesi guardano all’essenziale e rinunciano alle spese folli
I sammarinesi guardano all’essenziale e rinunciano alle spese folli - Si rinuncia al superfluo, a tutto vantaggio di istruzione, sport e salute. Questo il quadro che emer...
Si rinuncia al superfluo, a tutto vantaggio di istruzione, sport e salute. Questo il quadro che emerge dall’indagine sui consumi e lo stile di vita delle famiglie sammarinesi. La spesa media mensile – fa sapere l’ufficio statistica – è pressoché invariata (2.488 euro, +0,1% dal 2010) e concentrata per lo più su generi alimentari e bevande (20,9%), ma il calo più vistoso riguarda arredamento ed elettrodomestici (-9,1%), pasti e consumazioni fuori casa (-7,9%), abbigliamento e calzature (-6,8%), e – c’era da aspettarselo - vacanze (-5,8%). Effetti della crisi che spingono i sammarinesi verso la concretezza, puntando su istruzione e attività sportive, che sfiorano entrambe il 21% in più (+20,9%), mentre le spese per la salute, insieme ai trasporti e alle utenze telefoniche, fanno registrare un aumento dal 6,1% al 6,7%. In scia con gli ultimi anni, nel 2011 si è preferito spendere in territorio, per il 75%, anche agevolati dall’uso della SMAC, ma è sulla casa che si investe di più (96,2%); se si esce dai confini del Titano lo si fa invece principalmente per godersi attività ricreative e spettacoli. Tutto in linea insomma con la situazione economica che sta attraversando la Repubblica, e il quadro diventa ancor più chiaro se si analizza la spesa media annuale delle famiglie, passata da 33.451 euro del 2007 - periodo pre-crisi - a 29.853 euro del 2011, equivalente ad un calo di quasi l’11% (-10,8%). Dirette conseguenze sono la diminuzione del risparmio e la crescita dell’indebitamento, legato a fattori di necessità come l’auto-sostentamento e non all’acquisto di beni di lusso.

Silvia Pelliccioni

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