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San Marino guarda alla Cina

18 apr 2005
San Marino guarda alla Cina
La Cina, con un ritmo di crescita annuale che supera il 9%, è considerata la destinazione più interessante per gli investimenti esteri. Per le imprese, gli spazi di crescita all’interno dell’enorme mercato cinese sono davvero molti. La più popolosa nazione del mondo rappresenta una immensa area di sviluppo, testimoniato dai tassi di crescita del PIL locale che si attestano, in media, da più di una decade su valori prossimi alla doppia cifra. Per dare una idea della ampiezza del mercato domestico, basti pensare che nelle sole aree metropolitane di Shangai e Shenzen si concentrano tanti abitanti quanti quelli che popolano l’intera Italia, quasi 60 milioni di individui. Per non parlare dell’immenso serbatoio di manodopera a bassissimo costo, formato dagli abitanti delle campagne nell’interno della Cina, che alimenteranno, pur mantenendo i costi per il personale su bassissimi livelli, la futura produzione di beni e servizi. A questo mercato San Marino guarda da tempo, grazie anche al continuo lavoro dell’Associazione di amicizia San Marino-Cina. Sabato scorso il Presidente Gianfranco Terenzi ha sottoscritto un memorandum di intesa che mette nero su bianco rapporti attivi fin dal 1988, anno in cui in Repubblica prese vita l’associazione guidata da Terenzi. Si sostengono così, con maggiore forza, le iniziative comuni in campo commerciale, imprenditoriale, sanitario, artistico e culturale e si aprono nuove prospettive di collaborazione fra i due Paesi. Ma alla Cina guarda anche la Camera di Commercio del Titano che sta lavorando ad un progetto mirato alle imprese. “C’ è una espressa volontà da parte delle aziende sammarinesi, ricorda il direttore Massimo Ghiotti, soprattutto di quelle che là già operano, di supportare le iniziative dello Stato per un progetto di investimento comune che si dovrebbe concretizzare nella costituzione di un ufficio operativo in Cina.” A questo opera un gruppo di lavoro di cui fanno parte sia le istituzioni che il mondo imprenditoriale . “Questo tavolo permanente, sottolinea il Segretario di Stato per gli affari esteri Fabio Berardi, si è già riunito diverse volte per definire azioni comuni nei settori bancario e finanziario, industriale e commerciale. Adesso si devono coordinare le diverse esigenze, per potere tirare le fila nell’arco di due settimane”. L’Ambasciatore Savina Zafferani ha in programma, a breve, una missione in Cina per parlare di doppie imposizioni e di un accordo di cooperazione economica per la commercializzazione dei prodotti sammarinesi, affinché siano praticati gli stessi dazi applicati alle merci comunitarie.
“E’ un mercato oltremodo interessante, ribadisce il segretario dell’Anis Carlo Giorgi, soprattutto per andare a produrre e vendere in un paese che oggi conta 150 milioni di ricchi, la metà esatta di quanti ce ne sono in Europa”.

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