San Marino. Il nuovo anno inizia con tutto il peso di una economia da far ripartire

San Marino. Il nuovo anno inizia con tutto il peso di una economia da far ripartire.
32.500 residenti, ai quali si aggiungono oltre mille persone con permesso di soggiorno. Partiamo dal numero di chi in Repubblica vive per riepilogare i principali indicatori economici con i quali fare i conti nel 2013. Continua a scendere il numero delle imprese che operano sul Titano. Il bollettino dell'ufficio di statistica, aggiornato a fine novembre, fissa in 5.322 il totale delle aziende: 290 unità in meno, in un anno. Il calo maggiore si registra nelle attività immobiliari, nell'informatica e nei servizi alle imprese. Seguono commercio e industrie manifatturiere. 18.836 il totale dei lavoratori dipendenti. In un anno sono stati persi 529 posti di lavoro. 1.010 i disoccupati in senso stretto. Sono diplomati o laureati e quasi 350 sono giovani, con un’età compresa tra i 20 ed i 29 anni. Ma il 2012 è stato anche l'anno che ha visto un aumento del 3,8% dei prezzi al consumo per le famiglie. A pesare è soprattutto il costo dei carburanti che ha fatto salire di oltre 7 punti le spese per i trasporti. Più salato - del 3,6% - anche il costo di acqua, elettricità e combustibili per il riscaldamento, mentre sfiora il 4% l'aumento dei servizi ricettivi e di ristorazione. Altro indicatore della crisi è il calo delle immatricolazioni di auto, nuove e usate, diminuito in un anno di oltre il 10%.

Sonia Tura

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