San Marino si prepara ad abbandonare l’imposta monofase per passare al regime IVA

San Marino si prepara ad abbandonare l’imposta monofase per passare al regime IVA.
Dalla monofase all’IVA, vale a dire da un regime prettamente sammarinese ad uno adottato nell’area euro. L’imposta sul valore aggiunto si applica alle attività commerciali che comportano la produzione e la distribuzione di beni e la prestazione di servizi. E’ un passaggio fissato nel piano strategico di sviluppo, come strumento per favorire una ripresa economica, accanto ad una serie di interventi che mirano a rafforzare il sistema. Tra gli impegni c’è lo sviluppo dell’Ufficio di Stato Brevetti e Marchi, la ratifica della “Convenzione dell’Aja in materia di registrazione internazionale di disegni e modelli” e il “London Agreement”. Poi nuovi accordi bilaterali per consentire lo sviluppo delle imprese sammarinesi e delle libere professioni anche in mercati esteri, al riparo da conflitti fiscali, sia per le imposte dirette che per quelle indirette. Da risolvere c’è, soprattutto, il concetto di “estero-vestizione” e per questo si deve lavorare sul fronte politico e diplomatico, per definirlo in sede bilaterale, nel quadro degli standard Ocse. Il Governo ha assunto anche l’impegno di predisporre un piano per incentivare la nascita di nuove imprese e per attrarre investitori esteri. Si pensa, per questo, a mettere in campo una serie di incentivi, a sensibilizzare le banche ad una più convinta azione di finanziamento dell’economia sammarinese. Alle imprese si vuole dare l’opportunità di incrementare i propri patrimoni, con agevolazioni per acquistare, ad esempio, la propria sede operativa. Per attività industriali, artigianali e commerciali, si profila una detassazione, per i prossimi 3 anni, delle rendite immobiliari superiori ad una certa soglia. Altro aspetto, sul quale si concentrerà l’azione di rilancio, è la gestione della dogana interna alla Repubblica, per la quale nel 2012 si avvierà il processo di definizione del quadro regolamentare.
Strategici saranno considerati anche due settori importanti, che si aggiungono a Turismo e Commercio. Si tratta del comparto delle Telecomunicazioni, per il quale c’è l’impegno a completare la realizzazione del Piano varato nel 2005, e di quello della Sanità. In questo caso si vuole potenziare l’offerta, ampliare il bacino delle utenze, realizzare sul Titano la sede dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità e regolamentare la libera professione medica, con accordi per l’esercizio intra o extramoenia.

Sergio Barducci

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