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Sanzioni e conflitto ucraino, le possibili ripercussioni economiche

25 feb 2022
@pixabay
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L'impatto, su economia europea e moneta unica, del conflitto ucraino e delle sanzioni contro la Russia  sul tavolo dell'Eurogruppo a Bruxelles, che valuta contromisure e costi da sopportare. Da subito i nervosismi si sono visti sui mercati finanziaria. Oggi le borse in Europa hanno recuperato leggermente, dopo aver perso 330 miliardi a causa del forte contraccolpo di ieri. Il comparto energetico resta l'osservato speciale, visto il ruolo della Russia, che fornisce il 40% del fabbisogno di gas naturale, il cui prezzo ieri è schizzato al più 56%, dell'Ue. Gli stati dell'Eurozona cercheranno di aumentare le importazioni di gas dagli Stati Uniti e dal Caucaso per mitigare questa dipendenza. Ma rimane il nodo del costo dell'approvvigionamento.

San Marino è collegato alla rete nazionale italiana in due punti della SNAM, a Rovereta e Gualdicciolo, e quindi ne condivide le dinamiche, anche se le politiche tariffarie naturalmente sono autonome. Possibili rincari sono previsti anche su pane, pasta e pizza, visto che l’Ucraina è il secondo fornitore di mais con una quota di poco superiore al 20% e garantisce anche – spiega Coldiretti - il 5% dell’import nazionale di grano in Italia. “A San Marino - spiegano da Ugraa - i rincari si sono già avvertiti per l'aumento dei prezzi delle materie prime ed ora anche qui attendiamo quello per mais e grano, che importiamo in grande parte anche per l'alimentazione del bestiame”. Preoccupazioni sulle ripercussioni turistiche infine sono già state avanzate - con cautela - sia dal sindaco di Rimini - visto che la riviera romagnola è storicamente una meta dei turisti provenienti dall'est Europa e della Russia - che dal CTO San Marino, “il blocco imposto al settore dalla pandemia - ricorda quest'ultimo in una nota - va avanti ormai da due anni”.  




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