Sciopero generale: “Non ci fermeremo, a tutela delle fasce deboli”

Una adesione che i sindacati definiscono “mirata” – oltre 300 persone in piazza della Libertà – per per uno sciopero diverso da tutti gli altri, a difesa delle fasce più deboli e per misure di sostegno ai salari più bassi. Parte da qui Enzo Merlini, Csdl, nel fornire i dati rispetto alla perdita di potere d'acquisto per i lavoratori:   “Questa volta era uno sciopero che rivendicava tutele e diritti per una specifica fascia di lavoratori e di pensionati - spiega - che sono quelli con i redditi più bassi. Quindi abbiamo chiamato tutti i lavoratori a dare una mano, solidarizzare con chi ha più bisogno di altri. Peraltro il Segretario alle Finanze e il Governo continuano a negare una realtà, che è quella che i numeri che loro hanno fornito dice. E e cioè che indipendenti hanno perso il 10% di potere d'acquisto Ma hanno pagato il 14% in più di tasse. i pensionati il 33% in più di tasse nel periodo 2014-2022. I numeri sono inequivocabili, quindi noi abbiamo ragione e loro hanno torto”.

Rivendica le istanze sindacali sul tavolo, Gianluca Montanari, Cdls, sulle quali rilancia il confronto, ritenendole imprescindibili, passandole in rassegna. “Di fronte all'impennata dell'inflazione, ai costi del carrello della spesa, all'aumento delle rette domestiche, al caro affitti e mutui, non possiamo stare fermi”. E prosegue: “Purtroppo lo sciopero, a questo punto, era inevitabile. Noi abbiamo manifestato per le richieste che abbiamo fatto e che effettivamente non sono giunte in tutta la sua completezza. E' un peccato, noi siamo comunque pronti a ridiscutere queste proposte; non molleremo anche successivamente. Perché sono temi sensibili cui va data assolutamente una risposta”.

Mentre attacca il Governo per il metodo tenuto, Francesca Busignani, USL, chiede rispetto per i lavoratori:  “Eravamo disposti a sederci a un tavolo e rimanere, o in un'Aula del Palazzo o in una qualsivoglia Segreteria, anche fino all'alba, per trovare una mediazione, che desse non deleghe, ma aiuti reali ed immediati a chi ne ha veramente bisogno. La risposta è stata: due o tre incontri e una lettera”.

Nel video, le interviste a Enzo Merlini, Segretario Csdl; Gianluca Montanari, Segretario Cdls; Francesca Busignani, Segretario USL

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