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Segretario di Stato al Lavoro Zafferani "Nessun passo indietro sulla liberalizzazione delle assunzioni ma possibili ritocchi alla Legge Sviluppo"

Disoccupazione femminile all'8,16% contro il 4,27% maschile: "Rilanciare i settori dove tradizionalmente le donne sono più occupate come il commercio e i servizi". Atteso un impatto positivo dal Polo della Moda

2 lug 2019
Andrea ZafferaniNel servizio il segretario all'Industria
Nel servizio il segretario all'Industria

A San Marino la disoccupazione, nel 2018, è scesa al 6,24% in linea coi paesi europei più performanti e le regioni italiane più virtuose come il Veneto – al 6,4% -, la Lombardia – 6% - e l'Emilia Romagna dove si è attestata al 5,9%. Secondo la Segretaria al lavoro la legge sviluppo ha consentito alle aziende di assumere personale che non trovava in territorio e che non poteva impiegare o impiegava in maniera irregolare. La misura non ha generato, nel contempo, effetti negativi sull'occupazione interna e si conferma quindi una ricaduta positiva in termini di entrate, economia e Pil, avendo fatto emergere il sommerso. E' pensabile un passo indietro sulla liberalizzazione o qualche ritocco alla legge sviluppo? “Se vogliamo essere competitivi – dichiara il Segretario di Stato al Lavoro Andrea Zafferaniabbiamo bisogno di ridurre i vincoli alle imprese e renderle più libere di agire per rispondere alle esigenze di mercato, tra cui poter assumere chi ritengono più opportuno. Passi indietro quindi mi pare difficile ma ritocchi senz'altro, col dialogo e il confronto e valutando i dati”.   In merito alla disoccupazione femminile, che è all'8,16%, rispetto al 4,27% di quella maschile, la Segreteria ipotizza interventi. “Il sistema ha vissuto una buona ripresa sul fronte dell'industria, che occupa soprattutto uomini – osserva Zafferani – mentre sono in difficoltà settori dove le donne, tradizionalmente, sono maggiormente occupate. Bisogna rilanciare quei settori: il commercio e i servizi. Certamente il Polo della Moda aiuterà ma dobbiamo sforzarci molto per far ripartire anche quegli ambiti di attività economica”.


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