
La Segreteria di Stato al Turismo pone l'accento sulle performance del settore congressuale; anche sulla scia della riuscita di eventi quali “Next”. Evidenziata una “crescita costante” dei ricavi diretti, collegati ai servizi ed al noleggio delle sale; si parla di circa 600.000 euro annui.
Cui deve aggiungersi però l'indotto su una molteplicità di settori: “portando complessivamente nelle casse della Repubblica – si legge in una nota – oltre 2 milioni di euro”; e ciò al netto delle presenze alberghiere. Il Segretario Pedini Amati definisce allora quello congressuale un “pilastro strategico” dell'economia turistica del Paese; definendo prive di fondamento le “narrazioni” riguardanti la chiusura di strutture quali il Kursaal.
Invita piuttosto a riconoscere il potenziale di questo settore quale volano di innovazione, internazionalizzazione e sviluppo di un'offerta alberghiera di alto livello; e pone l'obiettivo di ampliare le aree dedicate all'attività congressuale.