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Segreto bancario: San Marino alla ricerca di alternative

17 set 2009
Segretario alle Finanze Gabriele Gatti
Segretario alle Finanze Gabriele Gatti
Il Segreto Bancario non può più costituire una delle fondamenta su cui poggia il sistema economico sammarinese, la ricerca di alternative sostenibili è improcrastinabile. Ne è convinto il Segretario alle Finanze, Gabriele Gatti, che non esita a metterlo nero su bianco in una approfondita e realistica relazione consegnata all’assemblea consiliare in occasione del dibattito sul rapporto di Banca Centrale. Gli incidenti che hanno segnato il mondo della finanza sammarinese nei mesi scorsi, la crescente tensione mediatica a cui la Repubblica è stata sottoposta lo hanno dimostrato con chiarezza: la comunità internazionale impone a San Marino di cambiare, di rivedere le sue scelte, di scegliere la strada dell’integrazione. Per fare questo – evidenzia il responsabile della finanza pubblica - serve un progetto chiaro di sviluppo, condiviso non solo dalle forze politiche ma anche dalle categorie economiche, le banche, le istituzioni finanziarie. Insomma tutti si deve remare in un’unica direzione, pena la perdita di competitività, in particolare rispetto a realtà simili a San Marino, che già hanno scelto di omologarsi agli standard internazionali. Servono accordi di cooperazione che facciano diventare la Repubblica una realtà “eurocompatibile”, e questo non significa abbandonare, ad esempio, la bassa fiscalità che già caratterizza il nostro sistema. Poi occorre un complesso di norme capace di incentivare l’impresa e quindi di attrarre imprenditori autorevoli sul territorio sammarinese. Insomma si deve governare nel migliore dei modi il cambiamento che incombe. Un mutamento inevitabile e anche repentino, per giunta in un momento di crisi congiunturale planetaria. Serve il coraggio, quello delle azioni politiche lungimiranti, delle scelte epocali, in grado di tracciare il solco della credibilità.

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