A settembre in busta paga gli adeguamenti al contratto

L’iter sindacale per approvare il contratto dell’industria è lungo, andrà avanti fino a novembre. Prima dovrà essere approvato dall’attivo dei quadri, poi sarà illustrato nelle assemblee dei lavoratori, quindi sottoposto a referendum. L’Assoindustria però, invece di aspettare tutta la trafila prima di concedere gli aumenti previsti, ha deciso di dare una boccata d’ossigeno ai lavoratori, concedendo già dalla busta paga di settembre i primi adeguamenti. Le tabelle retributive sono pronte, confermano dall’Anis, rimane solo da confrontarle col sindacato, ma a meno di sorprese dell’ultima ora, i lavoratori del privato si ritroveranno un 3% in più in busta paga già dal prossimo mese. Poi bisognerà avere pazienza per avere gli arretrati, ossia un ulteriore 3% in più da gennaio ad oggi. Intanto c’è da registrare l’ennesimo scontro tra industriali e pubblica amministrazione: il segretario dell’Anis Carlo Giorgi spara dalle pagine del settimanale Fixing, dicendo che la politica ha solo fatto finta di riformare la Pa, mentre in realtà la utilizzava per altri scopi. Non si scompone il segretario agli Interni, Valeria Ciavatta: “Giorgi e gli industriali hanno sempre avuto grossi pregiudizi nei confronti della Pa e non hanno mai riconosciuto i passi avanti compiuti. Soprattutto – aggiunge – non leggono le leggi: li sfido a dirmi cosa c’è scritto nella legge sulla disciplina, ad esempio. Quindi criticano qualcosa che nemmeno conoscono”.

Francesca Biliotti

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