Si continua a lavorare al Testo unico del Commercio

La normativa andrà a sostituire le precedenti leggi in materia del 2000 e del 2005; ma non sarà una semplice raccolta e razionalizzazione di testi già esistenti. Il documento finale dovrà stimolare con efficacia l’intero settore, favorendo innanzitutto gli investimenti dall’estero. Per questo motivo, uno degli articoli fondamentali del Testo unico del Commercio, prevede il superamento della discussa regola del 51%, in mano sammarinese, nel rilascio delle licenze. Nella proposta di legge si parla di un comitato – formato da rappresentanti delle associazioni e dell’Esecutivo – che avrà il compito di autorizzare progetti che fanno capo, anche interamente, ad imprenditori non residenti. L’azienda, per superare l’esame, ed operare così in Repubblica, dovrà presentare particolari caratteristiche di qualità od innovazione. Importante anche la sezione dedicata ai metodi di gestione delle attività del centro storico. L’operatore potrà chiudere il proprio negozio per un periodo non superiore a 60 giorni. Deroghe a questa norma saranno poi contenute nel piano di valorizzazione, da varare entro giugno, che prevede – come incentivo per le aperture serali, nel periodo estivo – la possibilità di chiedere altri giorni di chiusura, oltre ai 60 stabiliti. Poi la parte dedicata alle industrie che producono beni commerciabili. Il testo autorizza gli imprenditori a vendere anche direttamente, i propri prodotti, tramite appositi spacci aziendali. “Il confronto sul testo con le associazioni – affermano dalla Segreteria al Commercio – sta procedendo bene; a fine gennaio la proposta di legge potrebbe essere pronta per l’iter consigliare”.

Gianmarco Morosini

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