Si preparano gli elenchi per le stabilizzazioni dei dipendenti pubblici

Ai primi giorni di settembre la condizione di precariato sarà solo il ricordo di un periodo nella carriera lavorativa dei circa 300 dipendenti pubblici in attesa di veder concretizzato il loro passaggio in pianta stabile. Con il decreto del 23 luglio scorso la prima tranche di lavoratori, i circa 50 insegnanti e operatori scolastici, hanno visto concluso l'iter, appositamente accelerato per dar modo di preparare per tempo il piano degli incarichi. Nei prossimi giorni si definiranno gli elenchi di tutti gli altri uffici previsti dall'accordo siglato fra la Segreteria di Stato per gli Affari Interni e le organizzazioni sindacali. Si sta lavorando per valutare tutti i requisiti dei singoli dipendenti, vagliare le posizioni e procedere con l'inserimento negli organici in pianta stabile. Il criterio adottato, come noto è quello dell’anzianità di servizio, 5 anni per gli amministrativi; 7 anni per la scuola. 3 anni per infermieri e polizia civile. L’accordo vale anche per i precari con 5 anni di servizio con contratto privatistico. Il costo sostenuto, già previsto già previsto nell'assestamento di bilancio, stando alle ultime valutazioni potrebbe essere costo inferiore alle previsioni di spesa stimate al momento dell'accordo.

Sergio Barducci

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