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SSD: “l'Equità rappresenta un principio irrinunciabile”

15 dic 2018
SsdSSD: “l'Equità rappresenta un principio irrinunciabile”
SSD: “l'Equità rappresenta un principio irrinunciabile” - el frattempo gli Industriali puntano il dito contro “l'idea di una nuova tassa sui capitali detenuti...
“Siamo orgogliosi che un simile provvedimento possa già essere operativo dal 1 gennaio 2019”. Sinistra Socialista Democratica definisce l'introduzione dell'ICEE “una conquista sociale di grande portata”. E sottolinea come la Legge di Bilancio – attualmente in discussione – preveda “altri elementi rivolti all'equità”. Da qui l'annuncio di un pieno sostegno all'introduzione dell'anagrafe tributaria e della fatturazione elettronica; che tra le altre cose – afferma SSD - “rende possibile un controllo puntuale di tutte le transazioni”. “Nell'ottica dell'equità – continua una nota – anche il graduale avvicinamento delle condizioni di esenzione previste per i lavoratori dipendenti e per i redditi da pensione”; così come la “riapertura della contrattazione sindacale con il Governo” sul fronte della PA. L'auspicio del partito è che vengano individuati “i provvedimenti necessari che mettano in linea settore pubblico e settore privato”. Giudizio positivo anche al provvedimento “che prevede un prelievo sulle ricchezze liquide detenute all'estero” dai residenti. “Chi ha scelto di mettersi al sicuro esportando all'estero i propri capitali – afferma SSD -, deve sapere che lo Stato non è dalla sua parte”. Di tutt'altro avviso ANIS; dopo le forti critiche – sul punto – già avanzate da OSLA ed UNAS. Gli industriali parlano di “azione grave, senza fondamento giuridico né etico; attraverso cui il Governo – si legge in un comunicato – in sostanza punisce i suoi stessi cittadini per una scelta personale di gestione dei propri risparmi”. ANIS ricorda come le imprese sammarinesi stiano crescendo, e “le loro risorse – ovunque legittimamente detenute – confluiscano anche negli investimenti sul territorio. Penalizzarle con una nuova tassazione – recita la nota – significa indebolire quella economia reale che sta tenendo in piedi il Paese. Il tutto – conclude l'associazione – a fronte di una totale debolezza e latitanza dell'Esecutivo nel portare avanti riforme essenziali ed interventi di efficientamento, e spending review, che da ormai troppo tempo vengono rimandati”.

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