Stemma: scatta dal 1° gennaio la tassa annuale di concessione al costo di 100 euro

Utilizzare lo stemma della Repubblica o gli stemmi dei Castelli a fini commerciali costerà 100 euro a partire dal 1° gennaio 2018. E' l'ammontare della tassa di concessione annuale stabilita con decreto delegato del 27 novembre 2017 n. 132. “Tassa che va pagata con bonifico bancario” – si legge sulla circolare dell'Ufficio di Stato Brevetti e Marchi , ufficio che segue le pratiche di riscossione.
Nel video allegato, i disegni e le forme riprodotti sulla bandiera biancoazzurra, il cui utilizzo è vietato, e quelli invece consentiti, ora anche con corona chiusa.
Non è possibile usarlo come segno identificativo di operatori economici, associazioni o enti privati così come riprodurlo su fronti esterni di edifici privati, insegne, carte commerciali o carte intestate.
Solo i commercianti al dettaglio e all'ingrosso, e gli artigiani di produzione o artistici sono nello specifico legittimati ad adottare lo stemma purché in regola con la tassa. Possono invece utilizzarlo come sigillo soltanto i Notai della Repubblica.
Tra le novità introdotte dalla nuova normativa, di certo una maggiore snellezza burocratica sia a carico dell'Ufficio Brevetti e Marchi, sia in capo agli utenti. Ma in caso di mancato pagamento della tassa annuale o di inosservanza delle regole, previste sanzioni pecuniarie da un minimo di mille ad un massimo di 10mila euro.

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