La terra soffre la sete e l’agricoltura ne paga le conseguenze

Caligola alza il livello di allarme in Regione e la Coldiretti parla di stato di calamità, con danni, a livello nazionale, per un miliardo di euro. In provincia di Ferrara e Bologna le perdite del raccolto toccano, in alcuni casi, il 100%. Il caldo record di questi giorni rischia di dare il colpo di grazia alle colture di mais e pomodori, già compromesse dal lungo periodo di siccità. La mappa della sete stilata da Coldiretti rivela pesanti tagli alla produzione nazionale. In ginocchio anche le coltivazioni di Abruzzo, Toscana, Campania, Lazio e Marche. La siccità rischia di azzerare la produzione di girasoli, mais e foraggio nella provincia di Pesaro. Molte regioni hanno già chiesto lo stato di calamità naturale e anche l’Emilia-Romagna - fa sapere l’organizzazione degli agricoltori - si appresta a farlo. Nel frattempo Confagricoltura auspica un pacchetto con programmi di investimento in ricerca ed innovazione, interventi finanziari per affrontare l’emergenza ma anche con misure strutturali. Si chiede anche revisione del Piano di tutela delle acque e di riconoscere all’Emilia Romagna la giusta quantità d’acqua dal fiume Po.

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