Toys "R" Us in bancarotta: la fine di un'era

E' la fine di un'era, fatta di sogni che corrono lungo corridoi colorati e di mondi incantati diversi che convivono tra gli stessi scaffali. Toys “R” Us ha dichiarato bancarotta, schiacciata dalla concorrenza dei nuovi negozi di giocattoli online. In poche ore la notizia ha fatto il giro del mondo, con tanto di media Usa in diretta per raccontare la caduta della seconda catena di vendita di giochi più potente degli Stati Uniti.

Troppi i debiti della società: si parla di 5 miliardi di dollari; 400 milioni da restituire entro il 2018. E' stata così richiesta, per le filiali di Usa e Canada, l'amministrazione controllata e si va verso una ristrutturazione del debito. Sulle spine i circa 65mila dipendenti e gli oltre 1600 negozi nel mondo.

Un fatto che apre una riflessione sul futuro del commercio, nell'epoca della superpotenza di Amazon che consente di fare la spesa in poltrona grazie al web. Ne abbiamo parlato con Will Whitlow, buyer statunitense a San Marino per affari.

Toys “R” Us ha garantito che rimarrà in attività nei momenti clou della stagione degli affari, da Halloween a Natale. E feste siano, anche se amare.

Mauro Torresi

Nel servizio, l'intervista a Will Whitlow, buyer dell'azienda americana Central Market

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