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Tredicesime in arrivo: bassa la propensione al consumo

9 dic 2004
Tredicesime in arrivo: bassa la propensione al consumo
Da mercoledì 15 dicembre i lavoratori italiani intascheranno- per le tredicesime- 30,7 miliardi di euro. Questo non significherà un aumento nei consumi: l’ istat prevede infatti che verranno impiegati solo 13,7 miliardi di euro per le spese aggiuntive del periodo natalizio, cento milioni in meno rispetto all’anno scorso. Secondo l’Adusbef questo Natale sarà tra i più duri dell’ultimo mezzo secolo; sotto l’albero la tredicesima risulterà più che falcidiata. Se le famiglie potranno contare a dicembre su una busta paga più consistente, è anche vero che a fine anno i contribuenti dovranno fare i conti con le consuete scadenze fiscali, quali tasse, rate, canoni, bolli, mutui e assicurazioni. Dei 30 e più miliardi di euro di tredicesime pagate, soltanto il 40 per cento resterà effettivamente nelle tasche di lavoratori e pensionati. Alla fine, per regali, cenone e magari un viaggio e qualche risparmio, resteranno solo 5,2 mld, meno del 17%. Anche per i cittadini del Titano questo Natale sarà più magro. Nel 2003 tra comparto pubblico e privato in Repubblica sono stati versati in tredicesime circa 32,5 milioni di euro che i sammarinesi potranno ritirare a ridosso del Natale. Parte del denaro lo impiegheranno per le vacanze fuori confine confermando di essere un popolo di viaggiatori. Una buona fetta della tredicesima verrà inoltre spesa nella tecnologia – unico settore che non conosce crisi tanto che in Italia si prevede un aumento del fatturato dell’1,6%. Ricercatori satellitari, pc portatili, schermi al plasma e telefonini dell’ultima generazione i regali più gettonati. In caduta libera il settore dei giocattoli mentre gli alimentari- rispetto al fatturato del 2003- subiranno un calo del 6,6%.

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