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Tremonti: sanzioni per banche che ignorano l'euroritenuta

18 mag 2011
San Marino, Svizzera ma anche paesi Ue come Austria e Lussemburgo, piccoli Stati come Andorra, Liechtenstein, Monaco, 10 territori olandesi e gli Stati Uniti che hanno nel Delaware uno stato a fiscalità privilegiata. Tutti paesi in cui c’è ancora il segreto bancario e Tremonti, all’ultimo vertice Ecofin di Bruxelles, ha chiesto l’introduzione di normative sanzionatorie per rendere effettiva, e non più un optional - così l’ha definita - la cosiddetta euroritenuta. Nel 2003 venne istituita a seguito di una trattativa piuttosto complessa: i paesi - come San Marino - che volevano mantenere il segreto bancario offrivano in cambio il gettito di un imposta sugli interessi maturati dai depositi esteri. Imposta che per i primi tre anni era del 15%, per i tre successivi è stata del 20% e dal 1° luglio del 2011 diventerà - anche a San Marino - del 35%. Secondo Tremonti l’attuale normativa è troppo facile da eludere perché può essere aggirata costituendo nei paesi a fiscalità privilegiata una società, un trust o strumenti assicurativi che occultino il reale beneficiario. Il ministro dell’Economia Italiano - che ha posto il veto sulla revisione giudicata troppo blanda dell’Euroritenuta - propone quindi l’istituzione di un’authority ad hoc che vigili sull’applicazione reale dell’imposta, anche se dai resoconti giornalistici si intuisce che preferirebbe passare dallo scambio di informazioni a richiesta a quello automatico.

Luca Salvatori

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