Tripartito: dopo la battuta d'arresto si cerca di riannodare il dialogo

Gli industriali hanno consegnato al Governo nuove proposte: un’iniziativa che ha sorpreso un po’ tutti, compresa l’Osla che comunque ha seguito l’Anis sulla decisione di incontrare l'esecutivo separatamente dal sindacato. All’interno dell’organizzazione degli imprenditori c’è però qualche distinguo e – secondo indiscrezioni – anche l’Usc non considererebbe la maggiore flessibilità voluta dall’Anis condizione imprescindibile per l’intesa definitiva al tavolo tripartito. Le trattative informali proseguiranno in questi giorni e mercoledì prossimo sarà una giornata chiave.
Il Governo vuole rimettere tutte le parti in causa attorno al tavolo tripartito e se ancora una volta ci sarà qualche defezione eccellente, il rischio è che salti tutto e le trattative contrattuali tornino a svolgersi in maniera tradizionale.
Il Segretario di Stato al Lavoro Marcucci ha auspicato l’abbandono di posizioni ideologiche per poter arrivare a soluzioni nell’interesse generale del paese. Il momento è molto delicato perché la contrapposizione tra sindacati e industriali ha toccato l’apice con i tavoli separati di venerdì. Ma la partita resta aperta così come resta la disponibilità a negoziare, offerta da tutti, nessuno escluso. Del resto una conclusione positiva e ragionevolmente rapida della trattativa al tavolo tripartito gioverebbe a tutti per poter profondere maggiori energie nel contrasto di una crisi economica di cui ancora non si intravede la fine, nonostante timidi segnali di una possibile ripresa entro l’anno prossimo.

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