Turismo: botta e risposta tra SAN MARINO LIBERA e il Segretario di Stato Lonfernini

Sono certi di sapere quello che va e che non va nel settore turistico-commerciale gli aderenti a SAN MARINO LIBERA, tutti operatori del centro storico. La neonata associazione, già salutata con favore da OSLA, USC e USOT, si propone di incentivare attività culturali e di intrattenimento, di incrementare i flussi turistici e di aiutare a liberare la politica dall'immobilismo. Il riferimento, di cui si è parlato ampiamente in questi giorni, è a progetti approvati in aula consiliare con scadenza 30 giugno 2014 ma lontanissimi dall'andare in porto. L'unico provvedimento fissato – ricordano - è l'imposizione dell'apertura notturna delle attività, per cui ribadiamo la nostra totale contrarietà. E come prima iniziativa di protesta annunciano di voler mostrare dei cartelli proprio durante le serate di lavoro. “Tanto per rimanere legati alla contingenza – aggiungono – a noi chiedono di adeguarci, di fare sacrifici, intanto chiudono il Parcheggio 7 ai flussi turistici ben tre giorni prima dell'evento jazz del fine settimana, in barba ai nostri affari”.
Preso atto della nascita dell'associazione, al Segretario di Stato per il Turismo Lonfernini riesce però difficile condividere le motivazioni che hanno spinto questo gruppo di operatori ad unirsi, ancor più – spiega - se tutto si riduce alla questione dell'apertura notturna. Assolutamente condivisibile, invece, la volontà di mettersi a disposizione per costruire il futuro, per rigenerare un settore che agendo con lungimiranza può portare risultati in tempi ragionevoli, ma – rimarca - senza strumentalizzazioni e interessi personali e personalistici. Replica anche all'indignazione di OSLA, USC e USOT: “sono state coinvolte sin dal primo giorno – dice - e tanti passaggi del Piano strategico li hanno condivisi. Ma un sistema stantio non si cambia in 30 mesi, occorre di più”. In altre parole: l'acqua alla gola toglie la concentrazione per arrivare alla meta. “Un percorso, per quanto lungo, presuppone un primo passo – conclude Lonfernini - e noi lo abbiamo fatto, senza dimenticare gli obiettivi e gli strumenti attraverso i quali raggiungerli”.

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