Turismo a San Marino: dati Usot sulle presenze positivi, ma contrastanti

Dati incoraggianti ma, per alcuni aspetti, contrastanti. Quest'anno i turisti a San Marino sono aumentati, ma diminuiscono la capacità di spesa di chi va in vacanza e l'attrattività della destinazione. A sostenerlo è l'Usot. Nei primi 7 mesi del 2017 le presenze sono cresciute dell'11% rispetto ai primi 7 mesi del 2016. Questo sarebbe dovuto anche ai grandi eventi sportivi, su tutti i Giochi dei piccoli Stati.

Nel periodo che va dal 1 gennaio al 31 agosto, il prezzo medio delle camere in hotel si è abbassato del 2%, se confrontato con lo stesso periodo dell'anno precedente. Ancora più economici i 4 stelle: qui il costo è sceso dell'11%. Allo stesso tempo, sono sempre più ricercate le sistemazioni in strutture extra alberghiere, come quelle prenotate tramite il sito web Airbnb, gli ostelli e gli agriturismi.

"Viene sacrificata la fascia alta, quella con più 'qualità', della ricettività alberghiera - afferma Riccardo Vannucci, presidente Usot - ed è un dato importante che si sta affermando in tutto il mondo".

Dall'analisi dell'Unione degli operatori turistici emerge che il market demand, cioè la propensione del cliente a cercare sistemazione in una data località, per San Marino è scesa dal 52% dei primi 8 mesi del 2016 al 44% dei primi 8 mesi del 2017.

Vannucci lamenta la mancanza di attrattive, di un rinnovamento delle infrastrutture e di un punto di intrattenimento serale per i turisti. E' essenziale, poi, puntare sulla storia millenaria del Titano, da raccontare - afferma - “nella giusta maniera” anche a livello mediatico.

Mauro Torresi

Nel servizio, l'intervista a Riccardo Vannucci, presidente Usot

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