Una consegna "ogni 2 minuti e 25 secondi": questo il calcolo fatto dai corrieri delle aziende che consegnano pacchi per conto di Amazon e che hanno deciso di scioperare di fronte allo stabilimento di Santarcangelo di Romagna. Oltre ai ritmi di lavoro che giudicano "insostenibili", i manifestanti denunciano il mancato confronto sull'assunzione dei lavoratori precari. "Paradossale" la situazione emersa dagli incontri con le ditte di consegna e con la loro rappresentante Assoespressi, sostiene un rappresentante sindacale: "Le aziende ci davano ragione in merito alle nostre richieste, ma scaricavano la responsabilità su Amazon" e sull'"algoritmo". "Però il rapporto con Amazon ce l'hanno le aziende, non noi", sottolinea.
Tra i manifestanti c'è Alberto, 50 anni, driver precario dal 2020. I contratti sono sempre "a tempo determinato: tre mesi, sei mesi. L'ultimo di 11", rivela. Dopo due anni così, con un contratto in scadenza il mese prossimo, era convinto che sarebbe stato stabilizzato, ma "all'improvviso ho saputo che non mi viene rinnovato". "Ho tre figli minori e una moglie che ha un brutto male e non può lavorare - racconta -, è tutto basato su di me. Mi ritrovo a spasso". Spesso si notano i furgoni delle consegne andare troppo veloci, ammettono gli stessi manifestanti, che parlano di pericolo per la sicurezza loro e degli altri utenti della strada.