Unas, appalti pubblici alle imprese nazionali e non a quelle straniere

Se la capacità di “fare sistema” rappresenta un punto di forza in periodi di normalità, figuriamoci quanto questo assuma importanza in momenti di crisi economica e di generale difficoltà. Gli artigiani della Repubblica tonano a sollecitare le autorità, politiche e tecniche, perché evitino imbarazzanti ricorsi ad aziende straniere e dimostrino invece attenzione alle imprese del territorio. “Gli appalti pubblici - afferma il Presidente, Loretta Menicucci - rappresentano uno strumento vitale per contenere il ricorso agli ammortizzatori sociali, ma anche una possibilità di sviluppo per le piccole e medie imprese”. Di qui la decisione di prendere carta e penna e scrivere ai vertici dell'Azienda di Stato per i Lavori Pubblici. A loro gli artigiani intendono presentare una serie di punti per mettere in evidenza come convenga investire sulle imprese nazionali e favorire così la ripresa economica, piuttosto che destinare risorse di tutti a soggetti esterni al sistema.
A loro giudizio si possono frammentare i grandi appalti, consentendo così a più imprese artigiane di poterseli aggiudicare. Questo – spiegano – eviterebbe anche il ricorso alla pratica del sub appalto, che tanti guasti ha già creato al sistema. Chiedono anche che sia data pubblicità preventiva alle gare che si intendono indire, per consentire alle imprese di programmarsi al meglio. Rivolgono anche un appello alla trasparenza totale, informando su ogni appalto sia prima che dopo la realizzazione. Nel video l'intervista a Pio Ugolini (Segretario generale Unas)

Sergio Barducci

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