UNAS non firma, ma riconosce gli aumenti contrattuali

'La mancata firma del contratto da parte dell’Unione artigiani non deve penalizzare, economicamente, i dipendenti del settore'. E’ la stessa Unas ad affermarlo, invitando le proprie aziende a riconoscere fin da ora gli aumenti retributivi fissati dal nuovo contratto del settore privato pari al 2,65% per gli anni che vanno dal 2005 al 2007 e del 2,55% per il 2008.
Per il resto l’Unas si dice in attesa di nuovi sviluppi, ribadendo che comunque il settore e il rapporto dei dipendenti con le imprese artigiane continua ad essere regolamentato dal vecchio contratto scaduto nel dicembre scorso, contratto che – fino alla nuova firma – continuerà a produrre i suoi effetti sotto tutti i profili normativi. 'Durante la trattativa contrattuale, ricorda Pio Ugolini, abbiamo sempre dichiarato che quello con il Governo era un tavolo unico che doveva portare avanti tematiche differenti. Si tratta, ripete, di due contratti diversi perché non si può industrializzare il settore dell’artigianato e non si possono paragonare aziende con 2 o 3 dipendenti a imprese con decide di addetti'. Il giorno dopo la chiusura della trattativa contrattuale per il settore industria, il consiglio direttivo dell’Unas aveva espresso un indirizzo di massima finalizzato a riconoscere l’aumento retributivo ai propri dipendenti, fermo restando che il contratto per gli artigiani non è da intendersi rinnovato.

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