
“No all'aumento della pressione fiscale, nemmeno in modo indiretto”. L'USL chiede al Governo scelte coraggiose, contro una politica di decrescita e logiche restrittive, invocando una visione più ampia. Politiche di welfare moderno, accessibile e solido per dare respiro a chi lavora, ma anche a chi è in pensione o in situazioni di fragilità, guardando al domani e non solo al pareggio contabile di oggi. Porta l'esempio della Germania e dell'Irlanda che – dice – stanno investendo sulla riduzione del cuneo fiscale per rilanciare i consumi e sostenere il potere d'acquisto, nonché gli interventi italiani a favore dei redditi medio-bassi e delle famiglie.
I rinnovi dei contratti scaduti a partire dalla PA sono indispensabili, ma – avverte – da soli non basteranno a compensare l'erosione salariale degli ultimi anni. Aiuto ai redditi bassi, ma anche misure per sostenere quelli medi, che sono a rischio, generando nuove povertà. “Sarebbe un fallimento politico e sociale che San Marino non può permettersi – dice il Segretario Generale, Francesca Busignani - Proteggere i redditi non è un lusso, è una priorità”.