Usot guarda alla programmazione turistica 2020 ed esorta la Segreteria ad avviare un confronto con le associazioni datoriali

Teme quella “pacificazione di cui avrebbe bisogno il Paese”, Usot, poiché ritiene “possa portare ad un immobilismo istituzionale di mesi (magari per arrivare a primavera) che nessun settore economico – sostiene l'Unione Sammarinese Operatori Turismo - può assolutamente permettersi”. Un modo velato per chiedere che si vada subito al voto? Sullo sfondo c'è comunque la programmazione turistica 2020: in questo contesto politico – aggiunge l'associazione - rischia di rimanere un semplice auspicio la necessità di avviare un immediato confronto fra le associazioni datoriali, Segreteria di Stato e Ufficio del Turismo.

Bisogna, per Usot, andare oltre la mera calendarizzazione degli eventi anno per anno, occorre semmai individuare gli obiettivi strategici da raggiungere nel medio e lungo periodo e una volta individuati, agire con determinazione. In tutto ciò si rende fondamentale la fruibilità di dati statistici certi. “Il tanto pubblicizzato Piano Strategico per il Turismo ed i tavoli di lavoro in base ad esso costituiti, ad esempio, - fanno notare poi - non sono più stati convocati dalla Segreteria di Stato da dicembre del 2018”.

Di qui la richiesta di avviare nel più breve tempo possibile “un confronto aperto, costruttivo e realmente partecipato affinché – conclude Usot - si possa condividere la programmazione per il prossimo anno e confrontarsi sulle necessità e sulla visione di più lungo periodo”.

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