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Utenze: si paga fino al 5% di mora sulla dilazione del pagamenti e diversi cittadini si lamentano

Il problema è già all'attenzione della Segreteria di Stato competente e dell'Unione Consumatori Sammarinesi, che ora esorta una soluzione

29 mar 2021
Sentiamo Francesca Busignani
Sentiamo Francesca Busignani

Bollette salate: per ovviare alle difficoltà economiche delle famiglie, acuite tra l'altro in periodo Covid, lo Stato prevede la possibilità di dilazionare il pagamento delle utenze con uno specifico piano di rientro. Ma se da un lato la rateizzazione va incontro alle esigenze della popolazione, dall'altro il problema risiede negli interessi di mora che oltre i 30 giorni dalla data di scadenza delle fatture di acqua, luce o gas diventano del 5%.

Su un importo di 500 euro, ad esempio, che si chiede di poter dividere in tre rate, per un ammontare di circa 166 euro ciascuna, vengono addebitati 25 euro sulla seconda rata. Se il pagamento della prima rata avviene invece entro 10 giorni dalla scadenza, l'interesse di mora è dell'1% sulla seconda, poi del 3% col passare dei giorni fino ad un massimo per l'appunto del 5%.



Diverse le segnalazioni giunte alla redazione da parte di cittadini che pur non essendo propriamente inadempienti verso lo Stato, si ritrovano tuttavia a figurare come morosi solo in ragione di una richiesta di dilazione. Si riscontra infatti l'impossibilità di pagare almeno una rata prima del termine di scadenza, poiché il sistema informatico in uso all'Azienda di Stato per i Servizi prevede il saldo delle fatture solo se scadute da più di 15 giorni. 

Del problema c'è consapevolezza sia da parte dell'Azienda, sia da parte delle istituzioni, sia da parte dell'Unione Consumatori sammarinesi. Si è ragionato anche sull'aggiornamento del sistema informatico, ma questo comporterebbe una spesa sui 20 mila euro. C'è poi la questione legata al controllo del reddito reale degli utenti, cosa che comunque non competerebbe all'AASS: in passato, infatti, non veniva applicato alcun interesse di mora alle fatture scadute ma in molti se ne sono approfittati evitando di pagare le bollette o aspettando il più possibile prima di farlo, pur senza navigare effettivamente in cattive acque.

Nel video l'intervista a Francesca Busignani, Presidente UCS. 


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