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Vicenda CIS: piano di migrazione delle passività "protette" procede secondo programma

Soddisfatta il Segretario di Stato Eva Guidi

10 set 2019

Sarebbero totalmente privi di fondamento i “rumors”, circolati negli ultimi giorni - anche in ambito politico –, circa un presunto “passo indietro” di due delle tre banche “cessionarie”: quelle, cioè, dove dovranno “confluire” gli ex clienti dell'istituto divenuto BNS, dopo l'avvio del programma di “risoluzione”. In realtà – a quanto risulta - gli oltre 3.000 correntisti del CIS, sono già stati divisi in modo sostanzialmente paritario tra BSM, BAC e BSI; e – come prevede la tempistica annunciata a fine agosto – sarebbero iniziati i primi contatti, per ricevere disposizioni circa l'utilizzo dei fondi. A Banca di San Marino, ad esempio - afferma Giuseppe Guidi -, si sta predisponendo una task force per “accogliere” i potenziali nuovi clienti. “Nell'assemblea degli azionisti di sabato – continua il Presidente dell'Ente Cassa di Faetano – daremo un'informativa per ribadire che siamo parte attiva in questa operazione di sistema”. Soddisfatta il Segretario di Stato alle Finanze, che segue il dossier con particolare attenzione. “La tabella di marcia indicata – ricorda Eva Guidi –, è rispettata”; in settimana le banche cominceranno a chiamare i correntisti. La “migrazione” delle passività “protette” - ovvero quelle sino ai 100.000 euro – sta insomma procedendo secondo i piani; e da Banca Nazionale Sammarinese starebbero già partendo le lettere per certificare gli esatti importi di ogni singolo ex cliente del CIS. Per alcuni di essi – tuttavia – il saldo potrebbe essere inferiore rispetto alle aspettative, a causa delle “falcidie” previste dalla legge, e giustificate dall'intervento pubblico a copertura del deficit. I debitori dello Stato, ad esempio, non sono protetti se non dopo aver avuto una riduzione dei depositi pari al valore del debito. Sarebbe infine imminente la firma del contratto tra BNS, e le 3 banche cessionarie chiamate ad accollarsi le passività, la cui entità complessiva ammonterebbe a circa 85 milioni di euro. Tra i contenuti – probabilmente - anche un riferimento ai dipendenti CIS. Una quindicina, era stato affermato in precedenza, dovrebbero essere “distaccati” infatti proprio in BAC, BSI e BSM; per gli altri molto dipenderà dal futuro di Banca Nazionale Sammarinese, e dalla percorribilità del progetto di trasformarla in veicolo per la gestione degli NPL di tutti gli istituti di credito sammarinesi.


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