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206°anniversario: il grazie all'Arma dei Carabinieri

Reati in calo a rimini

5 giu 2020
Il Colonnello Giuseppe Sportelli e il Vicario del Prefetto della Provincia di Rimini depongono una corona d'alloro206°anniversario: il grazie all'Arma dei Carabinieri
206°anniversario: il grazie all'Arma dei Carabinieri

L'Arma dei Carabinieri compie 206 anni, e tante sono le attestazioni e gli auguri, a iniziare dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio parla dell' Arma dei Carabinieri che, in questo periodo particolarmente difficile, "è all'opera, unitamente alle altre amministrazioni pubbliche, per proteggere la salute degli italiani, bene messo a dura prova dalla diffusione di un'epidemia virale sconosciuta. La presenza dei Carabinieri in tutto il territorio e la loro tradizionale vocazione di vicinanza alle necessità della popolazione hanno visto l'Arma impegnata nelle più diverse attività". Fin dall'inizio "l'Arma tutta, dai minori livelli ordinativi in su e ovunque sul territorio nazionale, ha rappresentato la più immediata espressione della prossimità dello Stato ai cittadini, dimostrandosi ancora una volta concreta interprete di quel ruolo di rassicurazione, solidarietà e protezione che è patrimonio unanimemente riconosciuto della Sua storia". E' un passaggio del messaggio rivolto a tutti i carabinieri dal comandante generale, Giovanni Nistri, in occasione del 206/o annuale di fondazione dell'Arma. Un anniversario che quest'anno coincide con il centenario della concessione della prima Medaglia d'Oro al Valor Militare alla Bandiera di Guerra dell'Istituzione, per il valore dimostrato e il sangue versato durante il primo conflitto mondiale. Era il 5 giugno 1920 e da allora in questa data si celebra la Festa dell'Arma, nata come "Corpo dei Carabinieri reali" il 13 luglio del 1814.

"Auguri ai nostri  Carabinieri, orgoglio dell’Italia". "In 206 anni la vostra storia è stata la storia del Paese - scrive in un tweet il ministro Lorenzo Guerini -  Tra gloriose tradizioni e costante rinnovamento. E innata capacità di essere a fianco dei cittadini, che sanno di trovare in voi una mano sempre tesa nelle difficoltà". 

Un'occasione la festa, anche a Rimini, per ricordare i risultati dell'anno, che hanno visto i militari impegnati a fronteggiare la crisi epidemiologica causata dal coronavirus. I servizi di vigilanza, con l'impegno giornaliero di oltre 140 militari che hanno controllato oltre 10 mila persone, sanzionandone più di 5 mila per l'inosservanza delle prescrizioni. La valutazione in percentuale dei reati dal 2018 al 2020 rimandano ad una situazione che non desta preoccupazioni particolari. Statisticamente, i fenomeni criminali che interessano maggiormente il territorio sono riconducibili a reati di natura predatoria e  al consumo di sostanze stupefacenti. A quest'ultima voce corrisponde un lieve aumento, e l'attività dell'Arma ha risposta con 479 arresti, alla data del 31 maggio, e sequestro di 38 kg di sostanze stupefacenti. Un'attenzione che si è estesa anche al controllo degli istituti scolastici, nell'ambito del piano “Scuole Sicure”. Tra le operazioni di polizia giudiziaria di maggiore spessore quella che ha consentito di acclarare la presenza, a Rimini, di un sodalizio camorristico capeggiato da Ciro Contini, e da giovani pendolari del crimine pronti a raggiungere la riviera romagnola da Napoli per punire con la violenza chi non obbediva ai voleri del gruppo criminale; e poi l'operazione danzopoli, con al centro una frode in competizioni sportive ed in concorsi nel mondo della danza sportiva e quella che ha permesso di identificare gli autori del lancio di due bombe molotov contro un centro di accoglienza per rifugiati di Rimini: un gruppo di sei ragazzi tra i 17 ed i 20 anni.    


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