24 febbraio 2003: muore Alberto Sordi

24 febbraio 2003: muore Alberto Sordi.
È stato uno fra i più importanti interpreti del cinema italiano e uno dei maggiori esponenti della commedia all'italiana.

Una vita all'insegna dello spettacolo quella di Alberto Sordi, iniziata con piccoli ruoli da comparsa a Cinecittà nel 1937. Inizia una lunga carriera nel doppiaggio che porterà avanti fino al 1956, cominciando con il dare la voce ad Oliver Hardy nei film della Metro Goldwin Mayer fino all'ultimo ruolo vocale in "I pinguini ci guardano" del 1956.

Con all'attivo molte esperienze anche in teatro e in radio nel cinema trova la sua consacrazione come attore, girando oltre 200 film. Nella sua vita ha dato vita a una moltitudine di personaggi quasi tutti negativi per rappresentare l'italiano medio: cattivi, poco edificanti e maliziosi, ma rispondenti ad una realtà evidente.

Fra le innumerevoli pellicole degne di menzione ricordiamo l'immortale La grande guerra di Mario Monicelli, I vitelloni di Federico Fellini con l'irresistibile scena di culto dello "spernacchiamento" dei lavoratori, Un americano a Roma di Steno in cui pronuncia la sua classica battuta "Maccherone, m'hai provocato e io ti distruggo!", Il marchese del Grillo con il celebre "Io so' io..." o In viaggio con papà in cui si concretizza la sua intesa artistica con Carlo Verdone.

Sordi si spegne 82enne il 24 febbraio 2003, due anni dopo che gli era stato diagnosticato un tumore polmonare. Nello stesso anno, alla sua memoria, gli è stata conferita la Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte.

I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy