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25 aprile, Mattarella: "Il nostro secondo Risorgimento"

di Filippo Mariotti
25 apr 2019
25 aprile, Mattarella: "Il nostro secondo Risorgimento"

Oggi è il 74° anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella definisce il 25 aprile “il nostro secondo Risorgimento”. Questa mattina ha reso omaggio al milite ignoto all'Altare della Patria. Ad attendere il Capo dello Stato, ora in viaggio verso Vittorio Veneto, il premier Giuseppe Conte. Presenti il ministro della Difesa Trenta, la sindaca Raggi, il Presidente della Regione Lazio Zingaretti e le più alte cariche dello Stato. Il Presidente della Repubblica ha deposto una corona di alloro ed è rimasto in silenzio ed in raccoglimento mentre la banda delle Forze Armate intonava l'Inno nazionale.

Mentre il Ministro dell'Interno Salvini, in Sicilia, afferma che "non è solo la festa dei comunisti: mi aspetto rispetto". Lo stesso Salvini ha sottolineato che oggi "la vera Liberazione è dalla mafia". "Uno modi migliori per onorare chi ha dato la vita per la libertà del Paese" è la lotta alle mafie visto che sono la forza di occupazione che c'è ora in Italia "anche in Lombardia. Anche nella mia Milano ci sono 'ndranghestiti e camorristi e stiamo per portargli via anche l'ultimo paio di mutante".

Divisioni politiche che si sommano a quelle "storiche" tra l'Anpi e la Comunità ebraica di Roma, separate, come sempre, in due manifestazioni concorrenti. "Non è il giorno delle polemiche, non è il giorno delle divisioni". Questo il senso della festa del 25 aprile secondo Ruth Dureghello, presidente della comunità ebraica di Roma a margine della cerimonia per l'anniversario della Liberazione in programma nella sinagoga di via Balbo, sede della Brigata ebraica alla presenza, tra gli altri, del vicepremier Luigi Di Maio. "Festeggiare uniti e festeggiare per la Liberazione e per quei valori della democrazia sanciti nella nostra Costituzione e festeggiare ricordando il sacrificio di chi a questa Liberazione ha dato la vita - ha continuato -. Per questo oggi accogliendo il governo in questo luogo, siamo fieri di ricordare la memoria degli oltre 2000 partigiani ebrei e della Brigata ebraica, soldati che sono tornati in Europa per liberarci dalla barbarie nazifascista. È il giorno della festa degli italiani, degli ebrei e dei non ebrei, dei cittadini che sono scesi e che in quella guerra civile hanno capito che era solo nei valori della libertà e della democrazia che ci poteva essere un futuro"

Alla vigilia del 25 aprile uno striscione con su scritto "Il nostro onore. La vostra eterna sconfitta. Noi non abbiamo tradito!" è apparso nel pomeriggio a Roma. Lo striscione, affisso a una barriera anti-rumore sul Grande raccordo anulare, portava il simbolo di 'Azione Frontale'. Di questa vicenda, così come dello striscione inneggiante a Mussolini srotolato da una settantina di neofascisti a due passi a piazzale Loreto, si occupa la Digos.

Con un tweet il Consolato Usa di Firenze commemora "il mutuo sacrificio di Stati Uniti, Italia e San Marino alla lotta per la libertà che ha unito tutte le parti e l’eroismo di singoli individui".

Mentre su Facebook, interviene la sindaca di Roma Virginia Raggi. "Celebriamo la Liberazione dell'Italia dal nazifascismo. La nostra democrazia è fondata sulla libertà, sui diritti e sull'antifascismo: non dobbiamo mai dimenticarlo. Bisogna contrastare ogni tentativo di cancellare la nostra storia e ogni forma di violenza e di discriminazione". Raggi presente al sacrario delle Fosse Ardeatine dove il premier Giuseppe Conte ha deposto una corona di fiori  in omaggio alle vittime della strage nazista.


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