
Si è tenuta oggi a Istanbul, presso la centrale Chiesa Cattolica di Sant'Antonio, una cerimonia commemorativa per Mattia Ahmet Minguzzi, il figlio 14enne del cuoco italiano Andrea Minguzzi e della violoncellista turca Yasemin Akincilar, morto dopo due settimane in terapia intensiva in seguito a un accoltellamento in un mercato di strada della città sul Bosforo. L'evento ha raccolto una grande partecipazione, con oltre 400 persone che hanno reso omaggio a Mattia, tra cui rappresentanti delle istituzioni italiane in Turchia, come l'ambasciatore Giorgio Marrapodi e la console generale a Istanbul, Elena Clemente.
I funerali si erano tenuti lunedì presso la moschea di Atakoy, il giorno dopo la morte di Mattia, che in seguito all'aggressione era stato ricoverato in terapia intensiva presso il Goztepe City Hospital, dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico ma è morto il 9 febbraio. "Aborro parole come scontro, litigio, motivi futili, come ho letto su alcuni giornali. Perché qui c'è solo un gruppo di aggressori e una parte lesa", ha detto all'ANSA il padre, il cuoco Andrea Minguzzi che lavora come executive chef presso Eataly a Istanbul. I
l 24 gennaio, Mattia è stato accoltellato da un coetaneo che lo aveva avvicinato, pare cercando uno scontro senza motivo, mentre il 14enne si trovava con degli amici presso un mercato nel quartiere di Kadikoy, sulla sponda anatolica di Istanbul. Dopo l'avvicinamento, Mattia si era allontanato ma il ragazzo è tornato e lo ha colpito cinque volte con un coltello, mentre un altro 16enne ha infierito sul corpo del giovane che si trovava già a terra. "Mattia non aveva nessun rapporto né legame con questi individui, difendeva sempre i più deboli e i bisognosi", ha detto Minguzzi, mentre gli aggressori - di 15 e 16 anni e con precedenti penali, identificati dai media turchi come B.B. e U.B. - sono stati arrestati poco dopo la fuga e subiranno un processo.