Addio al Totocalcio, al vaglio una nuova “schedina”

Addio al Totocalcio, al vaglio una nuova “schedina”.
Con un emendamento alla manovra arriva una riforma dei “concorsi pronostici sportivi”: prepariamoci così a dire definitivamente addio alla schedina del Totocalcio. Una realtà di fatto fuori moda da molti anni in favore delle scommesse online e in ricevitoria. I “millenials”, per esempio, forse non sanno neanche cosa sia e come funzioni.

Per rilanciare questa tipologia di gioco “che non comporta rischi connessi al disturbo da gioco d’azzardo” si prevede, un unico prodotto – probabilmente un mix fra Totocalcio, Totogol e “Il 9” - con l’aumento delle possibilità di vincita e la possibilità di farne pubblicità, in deroga al decreto dignità. La promozione è affidata alla nuova Sport e Salute che va a sostituire Coni e Servizi.

Il Totocalcio debuttò il 6 maggio del 1946, frutto di una intuizione di Massimo Della Pergola, giornalista della Gazzetta dello Sport. Il Totocalcio, che all’inizio veniva comunemente chiamato “Sisal” ebbe un successo immediato nell’Italia che usciva dalle ferite della guerra. Il monte delle scommesse crebbe costantemente fino al 1993, che fu l’anno d’oro per le giocate. Quell’anno, precisamente il 7 novembre si materializzò la vincita più alta della storia del concorso: oltre 5 miliardi e mezzo di lire, incassati da un giocatore sempre rimasto anonimo che aveva fatto la sua puntata in una tabaccheria di Crema.

fm

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