
La Fondazione Isscon e Federconsumatori hanno aggiornato la loro ricerca sugli affitti brevi in Emilia-Romagna, focalizzandosi sul fenomeno del self check-in. A Rimini, 326 strutture su 968 (34%) utilizzano questa modalità, vietata dalla legge.
Il self check-in, diffuso soprattutto tra grandi gestori di immobili, consente l’accesso agli alloggi tramite codici o key-box, senza contatto diretto con il locatore. Una prassi espressamente vietata dall’art. 109 del TULPS e ribadita dalla circolare del Ministero dell’Interno del 18 novembre 2024.
La normativa impone l’identificazione personale degli ospiti e la comunicazione dei dati alla Questura tramite il portale Alloggiati Web. Questi obblighi valgono anche per affitti inferiori a 30 giorni. Federconsumatori denuncia la scarsa attenzione ai controlli e la complicità dei portali come Airbnb. Serve far rispettare le norme esistenti per tutelare legalità e sicurezza.