SILVIA ROMANO

Alberto Negri: decisivo ruolo turco nella liberazione di Silvia Romano. “Dovremo qualche favore a Erdogan”

Abbiamo sentito il celebre giornalista italiano sulla vicenda della giovane cooperante

Durante il colloquio di ieri con il PM, avrebbe detto di chiamarsi Aisha. Emergono nuovi particolari sulla vicenda di Silvia Romano: rientrata sana e salva in Italia dopo essere stata rapita nel novembre del 2018 in un villaggio in Kenya, dove si occupava di bambini per conto di una onlus. Scelta irresponsabile, hanno detto alcuni. Non è di questo avviso, tuttavia, un profondo conoscitore delle aree di crisi come Alberto Negri. La zona dove era Silvia Romano – afferma – è popolata da una delle tribù “più miti ed ospitali di tutta l'area”. “Il rapimento è stato fatto da un capobanda somalo che veniva da fuori”. Infinite, in questi giorni, le speculazioni sulla conversione all'Islam di Silvia Romano; che in base al suo racconto sarebbe avvenuta senza costrizioni. In base agli elementi forniti agli inquirenti, la ragazza sarebbe stata tenuta in ostaggio sempre dallo stesso gruppo terroristico islamista Al Shabaab. Poi il rilascio, grazie ad un'operazione dei servizi di sicurezza esterna italiani, con la decisiva collaborazione dell'intelligence turca. Senza di loro – ricorda Negri - probabilmente non sarebbe stata liberata; “certo dovremo qualche favore ad Erdogan, in Libia, nel Mediterraneo o da qualche altra parte”.

Nel servizio l'intervista ad Alberto Negri - giornalista 

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