POLITICA

Alessandra Todde è la nuova governatrice della Sardegna

La vittoria del Centrosinistra rilancia i progetti di alleanza tra Pd e Cinquestelle, mentre la maggioranza di governo deve fare i conti con le divisioni che hanno segnato la scelta del candidato

La vittoria di Alessandra Todde, esponente del movimento Cinquestelle sostenuta dal Centrosinistra, ad eccezione del Terzo Polo, segna la strada futura delle alleanze elettorali nel campo delle opposizioni, fin qui divise su temi e strategie. “Uniti battiamo la destra”, questa la prima dichiarazione della neo governatrice della Sardegna: messaggio subito raccolto e rilanciato dal Pd, la prima forza della minoranza in Parlamento.

A Roma l'eco del risultato regionale sardo mette in fibrillazione il centrodestra: sul banco degli imputati finisce il Presidente del Consiglio Meloni, per aver forzato la mano sul candidato, in un braccio di ferro con Salvini - risolto troppo tardi - a scapito della campagna elettorale. Sospetti anche sulla Lega, che avrebbe sponsorizzato il voto disgiunto, danneggiando Truzzu, il candidato scelto, anzi imposto dalla Meloni. Oggi la parola d'ordine, all'interno della maggioranza è “minimizzare le divisioni”: bocche cucite in casa Lega, mentre Fratelli d'Italia e Forza Italia - che ha superato il Carroccio - ammettono la sconfitta, ma gettano acqua sul fuoco.

Nel video le interviste a Chiara Gribaudo (Pd), Giovanni Donzelli (Fratelli d'Italia) e Paolo Barelli (Forza Italia)

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