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Anticorpi monoclonali anche a Rimini, Biagetti: “Cura complessa, bisogna saper scegliere bene i soggetti”

Le dosi di anticorpi sono arrivate negli ospedali romagnoli

6 apr 2021
Il dottor Carlo Biagetti
Il dottor Carlo Biagetti

Da lunedì prossimo potrebbe partire la cura con gli anticorpi monoclonali in tutta la Romagna. Le prime dosi in possesso dell'Emilia-Romagna – al momento sono 3.500 per tutta la Regione - sono già state utilizzate all’ospedale Sant’Orsola di Bologna, su tre pazienti. Le cure monoclonali prevedono la somministrazione per via endovenosa di particolari anticorpi creati in laboratorio, capaci di prevenire un decorso grave della malattia in chi si è infettato e risultano indicate per quei pazienti con particolari criticità che li rendono a rischio, che presentino ancora sintomi lievi e non abbiano contratto il virus da più di cinque giorni.



“Si tratta di una cura complessa, dispendiosa e che può presentare effetti collaterali importanti - spiega Carlo Biagetti, responsabile per l’Asl Romagna della terapia sperimentale al Resto del Carlino -, per questo bisogna saper scegliere bene i soggetti adatti a cui somministrarla, ovvero quelli ad alto rischio”. All'ospedale “Infermi” di Rimini, dove lavora Biagetti, sarebbero arrivate 73 dosi. La data ufficiale per la partenza ancora non c'è ma “si è parlato in via ufficiosa del 12 aprile - afferma ancora l'infettivologo – ma speriamo si possa partire qualche giorno prima".

“Percorriamo questa nuova strada con fiducia, confidando che la terapia con gli anticorpi monoclonali possa essere efficace, soprattutto per ridurre i rischi di complicanze gravi in pazienti con particolari quadri clinici - sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini -. Le nostre strutture sanitarie sono pronte; come Regione, abbiamo subito predisposto specifiche indicazioni organizzative, indispensabili per un utilizzo il più possibile proficuo”.




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