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Arresto Lolli: mercoledì l'interrogatorio di garanzia

2 dic 2019
Giulio Lolli
Giulio Lolli

È fissato per mercoledì davanti al Gip di Roma l'interrogatorio di garanzia di Giulio Lolli, l'imprenditore degli yacht estradato ieri in Italia dalla Libia, dove era stato condannato all'ergastolo per terrorismo e fiancheggiamento di un gruppo estremista separatista. Portato nel carcere di Regina Coeli, a Lolli sono state notificate due ordinanze di custodia cautelare dell'autorità giudiziaria riminese e una di quella romana ed è delle accuse che gli muove quest'ultima che si discuterà mercoledì: è difeso dall'avvocato Antonio Petroncini. Secondo il Gip della capitale è "concreto e attuale il pericolo" che il 54enne "possa commettere reati in armi e di terrorismo, stanti la gravità dei fatti e l'inserimento in un chiaro contesto eversivo".

Fuggito via mare dopo il crac della sua Rimini Yacht, nel 2010, il 'pirata' era stato arrestato una prima volta a Tripoli nel 2011, poi era riuscito rocambolescamente a scappare ed era stato nuovamente, prelevato nell'ottobre 2017, sotto gli occhi della giovane moglie, su mandato d'arresto libico: mesi dopo si venne a sapere che la ragione era legata alla sua attività di 'polizia marittima' e di un presunto fiancheggiamento del gruppo estremista separatista e di traffico di armi, visto che era stato ritratto in alcune foto a bordo di imbarcazioni, adibite al trasporto di mezzi militari, insieme a esponenti di primo piano della Shura di Bengasi.


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