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Assolto con formula piena Nando Piccari dall'accusa di diffamazione

Soddisfatto il difensore Moreno Maresi che ha invocato il diritto di critica e satira per il giornalista ex vice sindaco di Rimini che era stato denunciato da Matteo Angelini del Movimento 3V per un articolo graffiante nel 2022

di Davide Giardi
4 nov 2025
Assolto con formula piena Nando Piccari dall'accusa di diffamazione

L’ex vice sindaco di Rimini e segretario del Pci, Nando Piccari, è stato assolto dal Tribunale di Rimini dalle accuse di diffamazione con la formula “perché il fatto non costituisce reato”. La notizia dell’esito favorevole è stata resa nota oggi in pubblica udienza. Piccari, giornalista noto per la sua "penna pungente", era stato querelato dal consigliere di minoranza del Movimento 3V, Matteo Angelini, che si era costituito parte civile nel processo, chiedendo un risarcimento di 50.000 euro.

La vicenda risale all’ottobre del 2022 e riguarda un editoriale pubblicato da Piccari sul sito Chiamamicittà. L’articolo criticava aspramente la proposta di un consiglio comunale tematico sulla sanità, sollecitato dal Movimento 3V e da altre liste di minoranza (tra cui Lega e Fratelli D’Italia). Tale seduta avrebbe dovuto prevedere la partecipazione di medici e infermieri sospesi perché non vaccinati contro il Covid-19, oltre a legali rappresentanti di Comilva (associazione per la libertà di scelta vaccinale). La seduta fu poi annullata per mancanza del numero legale causata dalla maggioranza. L’editoriale di Piccari utilizzava toni sferzanti, parlando di "spassoso zimbello, eletto a rappresentare una masnada di buzzurri che preferiscono ricevere il Covid, potendolo poi trasmettere agli altri, piuttosto che ricevere il vaccino". Nonostante la Procura avesse chiesto la condanna, Piccari ha ottenuto l’assoluzione.

A difendere Piccari è stato l'avvocato Moreno Maresi che si è appellato al "diritto di critica" e di "satira", ritenendo che la vicenda rientrasse nel legittimo esercizio di tali diritti. "Attendiamo le motivazioni della sentenza - dichiara a San Marino Rtv - ma possiamo prevedere che sia stata una condivisione della tesi difensiva", ovvero che lo scritto di Piccari fosse considerato all'interno del "legittimo esercizio del diritto di critica che trova nella Costituzione il suo più alto riconoscimento". 

Tesi che è figlia di una specifica scelta processuale: chiedere il rito abbreviato. Ciò porta la difesa ad utilizzare unicamente il materiale d’indagine raccolto dalla pubblica accusa, senza poter audire testimoni. 

La sentenza emessa è storica: "Sono 30 anni che difendo giornalisti - commenta - ed è la prima volta che è stato invocato e riconosciuto il diritto di satira. Aspettiamo le motivazioni del giudice, quel che è certo è che si è trattato di una critica, aspra e pungente, che nelle vicende politiche ha un perimetro più ampio perché la posta in gioco attiene un interesse pubblico per definizione ancora più forte".

Soddisfatto e sempre graffiante Nando Piccari: "Un immenso grazie all'avvocato e amico Moreno, il cui brillante patrocinio mi procura, oltre alla soddisfazione per questa assoluzione, anche il godimento di poterla festeggiare con un bel vaccino antinfluenzale".





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